Storia della teologia orientale: «L’arte degli edifici cultuali bizantini alla luce della teologia (VI-VIII secolo)»

FTIS – Specializzazione
Licenza

Storia della teologia orientale: «L’arte degli edifici cultuali bizantini alla luce della teologia (VI-VIII secolo)»
Codice Insegnamento: S-18STTH3
Anno di corso: Discipline a scelta
Tipo di insegnamento: OBBLIGATORIO
Crediti: 3
Ore: 24
Lingua in cui viene erogato il corso: Italiano
Metodo di insegnamento: Didattica formale/lezioni frontali
Tipo di esame: Prova Orale

Indirizzi

  • Teologia Fondamentale
  • Teologia Sistematica
  • Studi Biblici
  • Teologia Morale
  • Teologia Pastorale
  • Teologia Spirituale
Obiettivo:

Il corso si propone una ricostruzione panoramica dell’arte figurativa dei luoghi di culto nell’Oriente bizantino dal VI all’VIII secolo. In particolare si soffermerà sulla sua parte orientale – le attuali Giordania, Siria, Egitto, Armenia, Turchia, Libia, Tunisia – considerata la più povera a livello artistico a causa delle supposte distruzioni iconoclaste. L’attenzione ai singoli siti, alle testimonianze archeologico-artistiche, al pensiero teologico, permetterà di elaborare un quadro prossimo alla realtà storica, capace di superare i racconti sovente mitici e faziosi della Chiesa ufficiale iconofila post-controversia, e di illuminare il rapporto della comunità cristiana con l’immagine sacra.


Programma:

La ricerca si focalizzerà in particolare sull’arte monumentale, ossia su mosaici e affreschi realizzati nei luoghi di culto, omettendo la questione delle icone e delle immagini devozionali su oggetti mobili di piccole dimensioni. La presenza di tali raffigurazioni, per definizione fisse, in luoghi destinati alla celebrazione e alla preghiera permetterà di ricostruire, basandosi su prove dettagliate e solide, la gamma di soggetti iconografici scelti dalle varie comunità ecclesiali e comprendere quali furono le riflessioni teologiche che nutrirono tali scelte, le ragioni dottrinali di un’arte figurativa ma che evitò soggetti propriamente sacri e, infine, le motivazioni alla base delle differenze iconografiche che si possono registrare tra Oriente e Occidente bizantino. Una particolare attenzione sarà dedicata al contesto storico-politico che, nei secoli in analisi, mutò in modo rilevante, in particolare a seguito della conquista araba della Palestina, la Siria romana e in seguito l’Egitto, l’Armenia e i territori bizantini in Nord Africa.


Avvertenze:

La ricerca si focalizzerà in particolare sull’arte monumentale, ossia su mosaici e affreschi realizzati nei luoghi di culto, omettendo la questione delle icone e delle immagini devozionali su oggetti mobili di piccole dimensioni. La presenza di tali raffigurazioni, per definizione fisse, in luoghi destinati alla celebrazione e alla preghiera permetterà di ricostruire, basandosi su prove dettagliate e solide, la gamma di soggetti iconografici scelti dalle varie comunità ecclesiali e comprendere quali furono le riflessioni teologiche che nutrirono tali scelte, le ragioni dottrinali di un’arte figurativa ma che evitò soggetti propriamente sacri e, infine, le motivazioni alla base delle differenze iconografiche che si possono registrare tra Oriente e Occidente bizantino. Una particolare attenzione sarà dedicata al contesto storico-politico che, nei secoli in analisi, mutò in modo rilevante, in particolare a seguito della conquista araba della Palestina, la Siria romana e in seguito l’Egitto, l’Armenia e i territori bizantini in Nord Africa.


Bibliografia:

L. James, Mosaics in the Medieval World: From Late Antiquity to the Fifteenth Century, Cambridge University Press, Cambridge 2017; A. Grabar, Le vie dell’iconografia cristiana. Antichità e Medioevo, Jaca Book, Milano 2011; M. Piccirillo, L’Arabia cristiana. Dalla provincia imperiale al primo periodo islamico, Jaca Book, Milano 2002; T. Velmans, Orienti cristiani. Visioni culturali, Jaca Book, Milano 2017; Armenia. Impronte di una civiltà, Skira, Milano 2011; M. Zibawi, L’arte copta. L’Egitto cristiano dalle origini al XVIII secolo, Jaca Book, Milano 2003.

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